Il tifo è di nuovo una malattia che desta preoccupazione. I batteri che causano la febbre tifoide, infatti, mostrano sempre più spesso segnali di resistenza agli antibiotici in uso.
A lanciare l’allarme è uno studio pubblicato su The Lancet Microbe da un team dell’Università di Stanford guidato da Jason Andrews. I ricercatori hanno realizzato un grande studio di sequenziamento del genoma del batterio Salmonella Typhi, responsabile della malattia, che si trasmette attraverso l'acqua potabile o alimenti (crostacei, gelati, prodotti di pasticceria, salse).
Grazie all’analisi di oltre 7.500 genomi – provenienti in larga parte dall’Asia meridionale – la ricerca mostra che i ceppi resistenti si sono diffusi in altri paesi almeno 197 volte negli ultimi 30 anni.
La febbre tifoide causa 11 milioni di infezioni e oltre 100.000 decessi ogni anno nel mondo, anche se la diffusione maggiore si ha ...
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