Essere ipocondriaci non è proprio una scelta, ma una condizione mentale associata a una precisa ragione biologica. A rivelarlo è uno studio di ricercatori dell'Università Luigi Vanvitelli, l'ex Seconda Università di Napoli.
Lo studio, coordinato dal prof. Dario Grossi, docente di Neuropsicologia, ha identificato un meccanismo fisiologico alla base dell'insorgenza di questo disturbo che determina una spesa sanitaria pari a circa 4 miliardi di euro ogni anno.
L'analisi, pubblicata su Cortex, dimostra l'esistenza di un'alterazione della connettività funzionale fra le strutture cerebrali impegnate nella rappresentazione del corpo. È soprattutto il processo di scambio delle informazioni fra due aree del cervello a essere pregiudicato. La prima area permette il riconoscimento visivo delle parti corporee, mentre la seconda conserva le informazioni motorie e sensoriali somatiche.
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