Nel 1997 il ricercatore giapponese Makoto Kuro-o scoprì una proteina fondamentale nei processi legati all'invecchiamento e alla longevità . Si tratta della proteina Klotho, chiamata così in onore di una delle tre parche figlie di Zeus, quella che filava l'ordito della vita.
I primi studi sui topi hanno confermato l'importanza della proteina: una variante consanguinea di topi priva della proteina ha mostrato un invecchiamento accelerato e una vita più corta, caratterizzata da malattie cardiovascolari e degenerazione degli organi.
Al contrario, livelli elevati della proteina Klotho sono associati a un prolungamento della vita. I ricercatori hanno osservato una diminuzione costante nei livelli di Klotho con l'avanzare dell'età , una tendenza correlata ai sintomi dell'invecchiamento cellulare.
Ascanio Polimeni, neuroendocrinologo e uno dei pionieri della medicina antiaging nel mondo, ...
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