Un nuovo algoritmo può aiutare i medici a identificare le donne incinte maggiormente a rischio di realizzare un parto pretermine. A suggerirne l’utilizzo è un articolo pubblicato su Plos One da ricercatori dell’Università dell’Arizona di Phoenix.
L’algoritmo si basa sull’identificazione di metaboliti del progesterone nel plasma e di fattori di rischio specifici come l’esposizione prenatale ai corticosteroidi.
«In precedenza, gran parte della ricerca in questo campo era concentrata sulla previsione dell'età gestazionale al momento del parto come stima della prognosi neonatale», spiega il ginecologo Avinash Patil, coautore dello studio.
I dati dello studio ipotizzano il ruolo predittivo dei livelli plasmatici di 11-deossicorticosterone (Doc) e 16-alfa-idrossiprogesterone (16-alfa-Ohp) misurati all'inizio della gravidanza in termini di morbilitĂ neonatale associata al rischio di parto ...
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