Una nuova classe di farmaci anticolesterolo promette di modificare per sempre le terapie. Si tratta degli oligonucleotidi antisenso, dei piccoli frammenti di Rna in grado di alterare l’attività dei geni responsabili dell’accumulo del colesterolo Ldl.
A discuterne sono stati gli specialisti riuniti per il Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Interna (Simi). In previsione, si potrebbe adottare un’iniezione ogni 6 mesi nei soggetti predisposti agli alti livelli di colesterolo Ldl, offrendo un’alternativa più efficace e meno fastidiosa delle statine, farmaci che invece vanno assunti giornalmente.
Negli Stati Uniti sono già state condotte sperimentazioni di fase II che hanno dimostrato una capacità di riduzione dei trigliceridi e del colesterolo Ldl pari al 70% circa.
Domenico Girelli, docente di Medicina Interna presso l’Università di Verona, spiega: «Il meccanismo ...
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