In Italia esiste ancora una forte necessità di nuovi trattamenti per le donne con tumore della mammella che hanno seguito la terapia standard adiuvante, cioè successiva all’intervento chirurgico.
Più del 20% delle pazienti (23%) va incontro a recidiva a 10 anni, per questo è necessario rendere disponibili quanto prima nel nostro Paese opzioni per potenziare ed estendere le cure dopo la chirurgia, come neratinib, una terapia mirata in grado di ridurre il rischio di recidiva, di morte e di metastasi cerebrali nelle pazienti con tumore della mammella in stadio iniziale con recettori ormonali positivi e iperespressione della proteina HER2. Lo studio ExteNET su neratinib ha dimostrato che l’estensione della terapia adiuvante permette di ridurre del 42% il rischio di recidiva a 5 anni. Non solo. Dati aggiornati dello studio hanno evidenziato che neratinib può dimezzare il rischio di morte ed è ...
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