L'inverno è alle porte e con i primi freddi aumentano sui media le pubblicità dei farmaci da banco contro la congestione nasale. Il loro uso però può comportare dei rischi per la salute poco noti superiori ai benefici.
"Questo tipo di gocce - spiega il professor Stefano Di Girolamo, responsabile della unità di Otorinolaringoiatria del policlinico Tor Vergata - ha la funzione di ridurre in maniera farmacologica la quantità di sangue presente nei turbinati, ovvero i corpi cavernosi che servono a scaldare, filtrare e umidificare l'aria che immettiamo nel naso respirando. Con la loro inalazione abbiamo subito la sensazione di respirare meglio sebbene il cervello - che invece fisiologicamente regola il flusso venoso - venga escluso dall'azione. Appena termina il sollievo, infatti è presente l'effetto rebound per cui il paziente ha la necessità di inalare nuovamente il medicinale andando ...
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