La pressione alta è un killer silenzioso per il cuore, ma a volte anche per il cervello. È quanto rivela uno studio della Australian National University secondo cui livelli elevati di pressione sanguigna da giovani hanno l'effetto di aumentare i rischi di invecchiamento cerebrale una volta superati i 50 anni.
Lo studio è stato pubblicato su Frontiers in Aging Neuroscience. I ricercatori hanno esaminato 2.000 scansioni tridimensionali del cervello di soggetti sani fra i 44 e i 76 anni e le hanno incrociate con le letture della pressione. Hanno poi stimato, grazie a processi di machine learning, l'età osservata, che non sempre coincide con quella anagrafica.
È emerso che a parità di fattori di rischio chi ha la pressione più alta mostra anche un cervello mediamente più vecchio, con micro-danni visibili nei vasi sanguigni che rendono più probabili varie malattie come l'ictus, la demenza, ...
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