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alla 1° pagina..) la pandemia di Covid ha rivelato un’altra verità. Un’ondata di casi di ritiro sociale ha colpito anche altri paesi, per questo i ricercatori hanno cercato di indagare i correlati biologici della malattia. I pazienti con hikikomori soffrono più spesso di altri di depressione, schizofrenia e ansia. Lo studio ha raccolto il plasma di 42 pazienti e lo hanno messo a confronto con quello di altre 42 persone sane, esaminando la differenza fra 127 molecole fra cui zuccheri, aminoacidi e proteine.
I dati mostrano che nel sangue dei pazienti hikikomori ci sono livelli più elevati di ornitina, acil-carnitine a catena lunga e dell’enzima arginasi, mentre sono più basse le concentrazioni di bilirubina e arginina.
La presenza delle molecole non solo permette di distinguere fra persone malate e sane, ma anche di indicare la gravità della malattia. «L’ornitina — spiega l’autore dello studio, Daiki Setoyama — è un aminoacido che deriva dall’arginina attraverso l’azione dell’enzima arginasi ed è coinvolta nella regolazione della pressione arteriosa e nel ciclo dell’urea; la bilirubina è un marcatore della funzionalità epatica e bassi livelli sono associati anche a depressione maggiore e depressione stagionale; le acil-carnitine portano energia al cervello e bassi livelli si hanno nei pazienti depressi: quelle a catena lunga sono significativamente più basse nell’hikikomori, mentre per le molecole a catena breve non si registrano differenze. Identificare i marcatori biologici della patologia aiuterà a capirla meglio, diagnosticarla tempestivamente e, forse, a fornire ai pazienti un supporto più adeguato», conclude Setoyama.
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27/07/2022 Andrea Sperelli
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