Digrignare o stringere i denti durante il sonno, irrigidire la mandibola anche in assenza di contatto dentale, contrarre in modo involontario i muscoli della masticazione. Sono solo alcuni dei disturbi legati al bruxismo, una parafunzione che oggi colpisce il 30% della popolazione adulta nel nostro Paese. Non ne conosciamo le cause esatte, ma sappiamo che ansia e stress peggiorano il decorso del fenomeno. Non sorprende, quindi, che la pressione psicologica indotta dall’attuale pandemia abbia favorito un importante aumento dei casi rispetto al 2019 (+36%), accompagnato da un balzo del 120% nei casi di fratture dentali.
“Lo stress e l’ansia che abbiamo vissuto negli ultimi due anni hanno influito negativamente sulla salute della nostra bocca, favorendo l’insorgenza o il peggioramento del bruxismo”, commenta Clotilde Austoni, Odontoiatra Specialista in Chirurgia Odontostomatologica c/o ...
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