La perdita del gusto e dell’olfatto che caratterizza le varianti Alfa e Delta di Sars-CoV-2, e in misura apparentemente inferiore Omicron, potrebbe essere legata a una precisa predisposizione genetica.
A suggerirlo è uno studio di ricercatori della 23andMe, società di genomica e biotecnologia con sede a Mountain View, in California. La ricerca, pubblicata su Nature Genetics, ha analizzato i meccanismi che portano all’anosmia e all’ageusia in caso di Long Covid.
I geni coinvolti sarebbero Ugt2a1 e Ugt2a2, ai quali viene associato un 11% di possibilità di sviluppare questi fastidiosi sintomi in seguito all’infezione da Sars-CoV-2. Nella maggior parte dei casi i pazienti recuperano gusto e olfatto in alcune settimane, ma per il 10-20% non è così e il disturbo si protrae anche per mesi.
Il team di ricerca ha esaminato il genoma di 69.841 persone che vivono negli Stati Uniti e nel Regno ...
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