Continua l’attività dei ricercatori della Fondazione Tettamanti sulle terapie Carcik (Chimeric Antigen Receptor-Cytokine Induced Killer) – un tipo particolare di Car-T già impiegate in ambito oncoematologico –, per renderle ancora più potenti. In un recente articolo pubblicato su Blood ne hanno infatti presentato una nuova versione che penetra con più facilità nel midollo osseo e si prevede possa essere più efficaci contro la leucemia mieloide acuta (Lma), una patologia resistente anche alle terapie innovative come la Car-T.
Come spiega Marta Serafini, Capo Unità Cellule staminali e Immunoterapia del Centro Tettamanti Fondazione Irccs San Gerardo dei Tintori di Monza e coordinatrice dello studio in una, la nuova versione di Carcik sfrutta l’attività di Cxcr4, uno specifico recettore delle chemochine (proteine essenziali per il processo immunitario), espresso sulla superficie delle cellule ...
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