Potrebbe esserci una svolta nell’annosa questione dell’assunzione dell’insulina. Finora è stato impossibile trovare un metodo alternativo alle iniezioni per via delle peculiari caratteristiche di assorbimento dell’insulina, che presa per via orale viene degradata dai succhi acidi dello stomaco prima che giunga al fegato.
Ora però uno studio pubblicato su Nature Nanotechnology da un team della UiT Norway's Arctic University rivela la possibilità di incapsulare l’insulina in nanovettori di dimensioni pari a 1/10.000 della larghezza di un capello, in modo tale da poterla somministrare per via orale senza problemi.
"Questo modo di assumere l'insulina è più preciso perché la trasporta rapidamente nelle aree del corpo che ne hanno più bisogno - spiega uno dei ricercatori coinvolto nello studio, Peter McCourt della UiT Norway's Arctic University - Quando il farmaco viene iniettato con una ...
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