Realtà virtuale, realtà aumentata e agenti conversazionali, possono aiutare a migliorare l’autonomia dei giovani con disturbi dello spettro autistico.
Lo dimostra il progetto 5A (Autonomie per l’Autismo Attraverso realtà virtuale, realtà Aumentata e Agenti conversazionali) realizzato dal Politecnico di Milano con Fondazione sacra famiglia e Irccs E. Medea – Associazione la nostra famiglia, grazie al contributo di Fondazione Tim, che in questa prima fase si è concentrato sulla mobilità cittadina come primo contesto da investigare. I dati sono stati divulgati dall’ateneo milanese in occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo.
La realtà virtuale permette alla persona di esercitarsi nell’uso dei mezzi pubblici, “immergendosi”, attraverso un visore indossabile, in un ambiente digitale che simula spazi e attività tipiche dell’uso di treno e metropolitana. Le ...
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