Un bambino appena nato, contagiato in utero dalla madre positiva, ha mostrato a qualche giorno di distanza la presenza nel sangue di una versione modificata di Sars-CoV-2.
I ricercatori della Lund University, in Svezia, hanno descritto i dettagli del caso sul British Journal of Obstetrics and Gynaecology. La madre, una ragazza di 27 anni alla 34esima settimana di gravidanza, è stata ricoverata in ospedale perché accusava da 3 giorni febbre, tosse, dolore addominale e riduzione dei movimenti fetali.
«I controlli prenatali e un'ecografia ostetrica alla 32 settimana erano normali. Al momento del ricovero, abbiamo hanno notato che il feto aveva un battito cardiaco molto rallentato, e abbiamo pensato a uno scarso apporto di ossigeno, decidendo di fare un cesareo in emergenza», spiega Mehreen Zaigham, primo nome del documento.
Madre e figlio sono stati sottoposti a tampone, che ha ...
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