Sono passati 10 anni dall’infusione delle prime cellule CAR-T in 2 pazienti americani affetti da leucemia mieloide cronica. I dati del follow up pubblicato da poco su Nature sono sorprendenti. I pazienti sono rimasti in remissione completa dal 2010, cioè dal momento in cui è partito il trattamento sperimentale ideato da Joseph Melenhorst, Carl June e David Porter della University of Pennsylvania.
Nella terapia CAR-T i linfociti T vengono prelevati e modificati in laboratorio affinché esprimano un recettore non esistente in natura che prenda di mira le cellule tumorali.
Lo studio dimostra che le cellule infuse nel 2010 sono ancora rintracciabili nell’organismo dei pazienti, rappresentando circa l’1% di tutti i linfociti T. Le cellule in questione sono CAR-T anti CD-19, la molecola bersaglio sulle cellule tumorali riconosciuta dal recettore chimerico sui linfociti T ...
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