Nei prossimi decenni molto probabilmente l’umanità dovrà fare i conti con la Sans, la sindrome neuro-oculare da viaggi spaziali (in inglese Spaceflight-associated neuro-ocular syndrome).
Si tratta di una cefalea che colpisce circa la metà degli astronauti secondo i dati della Nasa ed è caratterizzata da disturbi dell’acuità visiva, lesioni retiniche ed edema del disco ottico.
La mancanza di gravità spinge il liquor – il liquido che protegge il cervello e il sistema nervoso centrale – verso l’alto, aumentando così la pressione nella scatola cranica e provocando il mal di testa.
Uno studio dell’Università della South Carolina pubblicato su Jama ha indagato i meccanismi alla base del disturbo. I ricercatori americani si sono rivolti anche a Roberto De Simone, specialista dell’Università Federico II° di Napoli che da anni studia presso il suo centro cefalee una sindrome che sarebbe il ...
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