Iniziare il trattamento farmacologico ancor prima che la diagnosi di mieloma multiplo sia conclamata. La possibilità di iniziare a curare la seconda più diffusa neoplasia ematologica fin dai suoi stadi più precancerosi si fa sempre più concreta. La conferma giunge da uno studio pubblicato sul New england journal of medicine e presentato al congresso dell'American society of hematology (Ash) appena conclusosi a San Diego.
La somministrazione di daratumumab (standard di cura in prima linea per i pazienti non eleggibili al trapianto, nella combinazione con lenalidomide e desametasone) in pazienti affetti da mieloma smoldering - una condizione che nel primo lustro è gravata da un aumento del rischio annuo del dieci per cento di evoluzione verso la malattia oncoematologica, nel primo lustro - sembra infatti in grado di ridurre le probabilità di evoluzione verso il mieloma multiplo nei pazienti ...
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