I nostri sensi lavorano insieme per aiutarci a percepire tutte le informazioni che ci vengono presentate dall’ambiente. Già dai primissimi mesi di vita, il bambino è chiamato a elaborare e integrare stimoli visivi e uditivi (come il viso della mamma che gli sta parlando) e questa abilità di integrazione è fondamentale per il successivo sviluppo cognitivo, comunicativo e sociale. Ma come avviene questa elaborazione sensoriale nei neonati a rischio di autismo?
Il gruppo di ricerca del Babylab dell’IRCCS Medea ha indagato le risposte cerebrali relative alle abilità di integrazione sensoriale nei fratellini di bambini con autismo, che hanno la probabilità di ricevere a loro volta una diagnosi di autismo decisamente superiore rispetto alla popolazione con sviluppo tipico (1:5 rispetto alla popolazione generale in Italia che è di 1:77).
Lo studio, il primo in Italia in questo ambito, è stato ...
(Continua)
leggi la 2° pagina
Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
l'intervento del medico curante
Questa pagina è stata letta
293492 volte