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alla 1° pagina..) sviluppa e approfondisce alcune intuizioni su cui i nostri ricercatori lavorano da anni, già pubblicate sulle più importanti riviste internazionali».
Il lavoro porta la firma di Maria Carmela Vegliante ed è stato coordinato dal Sabino Ciavarella, responsabile del laboratorio barese che opera all’interno dell’unità di Ematologia dell’Istituto oncologico, diretta da Attilio Guarini.
Secondo lo studio il colesterolo inciderebbe sull’azione infiammatoria e antitumorale dei macrofagi, determinando il successo o meno di un farmaco o di una terapia. Ogni paziente, infatti, ha una risposta diversa ai farmaci e alle terapie, anche in funzione della reazione delle cellule spazzino al colesterolo.
I prossimi passi della ricerca si concentreranno sul tipo di risposta ai farmaci, con l’obiettivo di identificare terapie più personalizzate. Il paziente non dovrà sottoporsi a esami o indagini invasive. I medici potranno studiare il comportamento delle cellule spazzino già durante la biopsia, grazie a una nuova tecnologia, chiamato Nanostring, che riesce a misurare i parametri biologici legati alla funzione dei macrofagi e che è già in uso nell’oncologico barese.
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25/08/2022 Andrea Sperelli
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