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alla 1° pagina..) non a piccole cellule in stadio avanzato o, per lo meno, per una parte di essi (circa il 25%). Tra costoro rientrano i pazienti affetti da tumore polmonare (cognome) EGFR mutato (nome), o BRAF mutato o Alk o ROS1 riarrangiato. Vengono
etichettati come oncogene addicted, ma è proprio quella dipendenza che ha scalzato la chemioterapia, per introdurre una terapia targeted, in compresse, così come vengono curate patologie con "cognomi" meno inquietanti rispetto a "tumore polmonare". È la triade che consente la corretta applicazione del principio, e la triade è costituita dal test, dal marcatore e dal farmaco. Detta così, in modo semplicistico, sembra un obbiettivo facile da raggiungere, quasi scontato, se non fosse che l'identificazione e conferma del ruolo di un fattore predittivo può comportare una ricerca decennale, che i test devono essere validati, riproducibili e disponibili e che i farmaci hanno sviluppi costosi, a volte tortuosi e non sempre con esito positivo. Eppure la "triade", per questo 25% di pazienti, è stata raggiunta, e per loro disporre dei tre elementi significa spostare l'aspettativa di vita dai valori indicati
nei numeri del cancro dove i tassi di sopravvivenza sono pari al 15% negli uomini e 19% nelle donne, fino al 50% e oltre. Ma di quali pazienti stiamo parlando? Per ora parliamo solo di coloro che hanno un tumore polmonare non a piccole cellule (per lo più a istologia non-squamosa) e solo in stadio avanzato. Inoltre, spesso parliamo di pazienti mai stati fumatori o ex fumatori, magari più giovani rispetto alla media di età dei pazienti affetti da tumore polmonare. Ma ciò non significa non doverli testare tutti, perché l'esito che ne può conseguire è cruciale e può portare alla corretta attribuzione di un nome e un cognome alla malattia. Non accontentarsi
vuol dire continuare a investire e a esplorare: soprattutto negli stadi precoci, che sono quelli dove possiamo già oggi parlare di guarigione. Perché non aspirare al meglio e applicare, anche in questo setting, la medicina di precisione? Oggi sono già disponibili i dati su EGFR nella malattia completamente resecata trattata con un inibitore tirosino kinasico di terza generazione. Ma esplorare significa anche voler
espandere quel 25% e, a tal fine, altri biomarcatori quali KRAS g12c, MET, Her2, exon20, RET sono prossimi alla salita all'olimpo, e le previsioni parlano della possibilità di impiego della medicina di precisione upfront in questi pazienti nel 70% dei casi. Il flusso non è però cosi lineare, e ci sono ancora molti ostacoli da superare: il tessuto (in qualità e quantità) resta una problematica maggiore, e l'interazione fra specialisti è fondamentale, l'accesso ai test, ai farmaci e agli studi clinici dovrebbe esser garantito per tutti i pazienti a livello europeo, per una vera equità delle cure.
Women Against Lung Cancer in Europe (WALCE Onlus www.womenagainstlungcancer.eu) propone EPROPA (www.epropa.eu), un programma attivo e gratuito su tutto il territorio europeo per offrire a tutti i pazienti colpiti da tumore polmonare non a piccole cellule in stadio avanzato un'adeguata profilazione molecolare e, in caso di identificazione di un'alterazione per la quale il farmaco (o lo studio clinico) specifico non siano disponibili, supporto per lui/lei e il suo caregiver all'ottenimento dello stesso".
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28/03/2022 Andrea Sperelli
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