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alla 1° pagina..) attraverso lo sguardo nei pazienti con SM e le possibili differenze con soggetti non-SM. Per questo scopo è stato utilizzato il test Reading the Mind in the Eyes (RMEt) che analizza la capacità di percepire uno stato emotivo attraverso il contatto visivo.
I risultati ottenuti hanno mostrato come i pazienti, soprattutto nei casi di forma progressiva della patologia, abbiano prestazioni significativamente inferiori nei compiti di riconoscimento delle emozioni rispetto ai non-SM. Attraverso l'analisi strumentale con Risonanza Magnetica, inoltre, i ricercatori hanno verificato che le aree cerebrali coinvolte sono solo parzialmente sovrapponibili nei due decorsi (recidivante-remittente e progressivo) della Sclerosi Multipla.
Dal lavoro degli scienziati è, infine, emerso che i processi di demielinizzazione e neurodegenerazione conseguenti alla Sclerosi Multipla influenzano, in misura diversa in base al decorso di malattia, la capacità di elaborare gli stati mentali degli altri dall'espressione dello sguardo. Questo meccanismo potrebbe essere alla base delle difficoltà nella gestione della vita sociale comunemente osservate nelle persone colpite dalla malattia.
01/04/2022 Andrea Sperelli
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