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alla 1° pagina..) isolandone le cellule tumorali, facendole crescere in coltura e indagandone le alterazioni genotipiche e fenotipiche, ma purtroppo la capacità di trasferire queste conoscenze al contesto clinico è risultata insufficiente», afferma Nicola Baldini del Dipartimento di scienze biomediche e neuromotorie dell'ateneo bolognese.
L'osteosarcoma va oltre un set genetico alterato; si presenta invece come un tessuto complesso nel quale le cellule staminali attivate in risposta finiscono assoldate dal tumore stesso, alimentandone la resistenza alle terapie e la capacità di sviluppare metastasi.
«Con questa visione allargata è possibile aprire la strada a trattamenti diretti a modulare il microambiente della neoplasia, in modo da agire in modo efficace per colpire la frazione di cellule tumorali che sfuggono al controllo con le terapie convenzionali», conclude il ricercatore.
Fonte: Clinical Cancer Research
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08/03/2017 Andrea Piccoli
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....si se fosse davvero un problema del r. cervicale potrebbe essere [...]
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Le ho risposto nell'altra Sua mail.
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Gentile Utente,
giusta valutazione quella del Collega fisiatra. Proiezioni dinamiche e un [...]