Un farmaco brevettato all’Università dell’Aquila per l’osteopetrosi autosomica dominante è in attesa del via libera per la sperimentazione clinica negli Stati Uniti. Se tutto dovesse andare per il meglio si tratterebbe del primo farmaco contro questa malattia rara che rende le ossa compatte come marmo e nello stesso tempo fragilissime. A guidare il progetto Anna Maria Teti, del dipartimento di Scienze cliniche applicate e biotecnologiche dell’Università dell’Aquila, che grazie ai finanziamenti di Fondazione Telethon, Commissione Europea e ministero dell’Università e della Ricerca che 15 anni fa ha iniziato a cercare una cura contro questa malattia rara.
Si tratta di una malattia genetica del tessuto osseo caratterizzata da un aumento generalizzato della densità dello scheletro. È causata dall’alterazione di diversi geni che in molti casi codificanti per proteine che trasportano ioni ...
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