Un team di ricerca dei National Institutes of Health ha messo a punto uno strumento di intelligenza artificiale che riesce a prevedere l’eventuale efficacia o meno di una terapia immunologica per la cura del cancro.
Lo studio, pubblicato su Nature Cancer, è stato realizzato da scienziati del National Cancer Institute guidati da Eytan Ruppin e da quelli del Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York diretti da Luc Morris.
La Fda ha approvato i primi due biomarcatori predittivi come indicatori dei pazienti candidabili al trattamento con inibitori del checkpoint immunitario. Il primo è il carico mutazionale del tumore, cioè il numero di mutazioni nel DNA delle cellule tumorali. Il secondo è PD-L1, una proteina delle cellule tumorali che limita l’evocazione della risposta immunitaria ed è già un bersaglio di alcuni inibitori del checkpoint immunitario.
I due biomarcatori, ...
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