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alla 1° pagina..) residenti finlandesi inclusi nello studio, il tempo di confronto comprendeva 6,5 milioni di anni-persona, il tempo di rischio primario 1,7 milioni di anni-persona e il tempo di rischio secondario 2,1 milioni di anni-persona.
Prima della pandemia, la diagnosi di ipoacusia neurosensoriale improvvisa riguardava 18,7 su 100.000 persone. Lo studio non ha evidenziato un aumento del rischio della malattia in seguito alla vaccinazione contro Covid-19.
In particolare, i rapporti del tasso di incidenza relativamente alle tre dosi del vaccino BNT162b2 erano 0,8, 0,9 e 1,0. Non è stata trovata, inoltre, alcuna associazione tra l'infezione da SARS-CoV-2 e un'aumentata incidenza di ipoacusia neurosensoriale improvvisa.
Il limite della ricerca riguarda soprattutto il fatto che i risultati si basano su codici diagnostici in cure specialistiche, e che quindi hanno necessità di essere confermati in altri contesti.
Fonte: JAMA Otolaryngology-Head & Neck Surgery 2022. Doi: 10.1001/jamaoto.2022.4154
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04/01/2023 Andrea Sperelli
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