(2° pagina) (Torna alla 1° pagina..) spiegano la maggiore suscettibilità del sesso femminile al dolore neuropatico.
“Fino a oggi le ricerche si erano focalizzate su quelli che sembravano essere gli attori principali coinvolti nelle neuropatie e sul dolore a esse associato, che si pensavano essere all’origine di questa differenza, ossia il sistema immunitario, le cellule non neuronali (neuroglia) e gli ormoni sessuali, scoprendo effettivamente divergenze tra maschi e femmine nella risposta al danno nervoso. Ma cosa effettivamente innescasse le diverse risposte di questi attori dopo una lesione nervosa era finora ignoto”, spiega Sara Marinelli ricercatrice del Cnr-Ibbc, alla guida del team di ricerca. “Il tessuto adiposo, organo fino a non molto tempo fa considerato amorfo, è in realtà particolarmente dinamico nella comunicazione inter-organo, ed è capace di regolare, influenzare e modificare numerosi processi fisiologici e patologici, non soltanto di natura metabolica. Oggi, abbiamo aggiunto un importante tassello alla comprensione di questo divario, scoprendo che questo organo partecipa attivamente alla riparazione di un danno neurologico in modo sesso-dipendente”.
In vari disordini metabolici, quali ad esempio il diabete e l’obesità, il tessuto adiposo è considerato un organo che può facilitare processi infiammatori o essere causa dell’insorgenza di neuropatie; l'ipotesi che esso possa svolgere un ruolo predominante e differente in base al sesso nel modulare la risposta metabolica a una lesione nervosa - in assenza di concomitanti patologie metaboliche - non era però mai stata presa in considerazione.
Le osservazioni del team si sono concentrate sulle lesioni a un nervo periferico, arrivando a superare molte precedenti aspettative: “A seguito di tale tipo di lesione, abbiamo osservato che il tessuto adiposo maschile promuove la glicolisi - ossia la scissione della molecola di glucosio al fine di generare molecole a più alta energia - e riduce la spesa energetica e i livelli di acidi grassi insaturi. Inoltre, nel sesso maschile, il tessuto adiposo favorisce il rilascio di molecole rigenerative, protegge contro lo stress ossidativo, stimola sue proteine tipiche come l’adiponectina, creando un ambiente favorevole alla rigenerazione e alla guarigione dalla neuropatia”, aggiunge Roberto Coccurello ricercatore Cnr-Isc e Fondazione Santa Lucia IRCCS, supervisore dello studio.
Diversa, invece, la risposta nell’altro sesso. “Il tessuto adiposo femminile mostra una lipolisi e un'ossidazione degli acidi grassi alterate, un aumento della spesa energetica e un’elevata secrezione di ormoni steroidei che influisce sul metabolismo del glucosio e dell’insulina. In sostanza, il tessuto adiposo femminile non solo risponde al danno con un metabolismo alterato simile a quello dei soggetti che sviluppano neuropatie diabetiche, ma rilascia anche altri ormoni coinvolti nella generazione e nel mantenimento del dolore neuropatico”, prosegue Claudia Rossi, docente di Biochimica dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara.
“Tutto ciò ha chiare implicazioni nella comprensione delle divergenze di risposta tra i sessi al danno nervoso, soprattutto alla luce del fatto che il sistema immunitario, i neuroni e la neuroglia sono altamente suscettibili ai cambiamenti metabolici e ormonali, soprattutto quelli legati al glucosio, all’insulina e a estrogeni”, conclude Sara Marinelli.
Queste scoperte aprono una prospettiva terapeutica nuova per affrontare i danni nervosi periferici, anche se saranno necessarie ulteriori ricerche per identificare bersagli più precisi e mettere a punto terapie diversificate a seconda del genere.
Notizie specifiche su: danno, neurologico, adiposo, 16/10/2023 Andrea Sperelli


Puoi fare una domanda agli specialisti del forum e iscriverti alla newsletter, riceverai le notizie più importanti.

Notizie correlate

Raggi di luce sul dolore cronico

  • Raggi di luce sul dolore cronico L’optofarmacologia può migliorare i farmaci antidolorifici
    (Leggi)


Un parassita come alleato per le malattie neurologiche

  • Un parassita come alleato per le malattie neurologiche Può trasportare proteine terapeutiche al sistema nervoso centrale
    (Leggi)


Scoperto l’interruttore del sonno Rem

  • Scoperto l’interruttore del sonno Rem Passo in avanti nella comprensione dei disturbi del sonno
    (Leggi)


Danni al cervello dei ragazzi a causa dell’inquinamento

  • Danni al cervello dei ragazzi a causa dell’inquinamento Nesso fra smog e sviluppo delle capacità cognitive
    (Leggi)


La proteina che causa debolezza muscolare

  • La proteina che causa debolezza muscolare Le conseguenze muscolari e cerebrali delle infezioni
    (Leggi)


Maturità, idratarsi migliora concentrazione e memoria

  • Maturità, idratarsi migliora concentrazione e memoria L’importanza dell’idratazione anche per ridurre ansia e stress
    (Leggi)


I tumori cerebrali crescono con l’attività del cervello

  • I tumori cerebrali crescono con l’attività del cervello La crescita è determinata in parte dall’attività cerebrale
    (Leggi)


Il primo atlante digitalizzato del cervello umano

  • Il primo atlante digitalizzato del cervello umano Strumento utile contro i tumori alla testa
    (Leggi)


Ziapin2 per stimolare le cellule muscolo-scheletriche

  • Ziapin2 per stimolare le cellule muscolo-scheletriche Le molecole stimolano la contrazione delle cellule
    (Leggi)


Di notte il cervello si ripulisce

  • Di notte il cervello si ripulisce Eliminati i prodotti di scarto dell’attività neuronale
    (Leggi)


Nel cervello il segreto dell’altruismo

  • Nel cervello il segreto dell’altruismo La tendenza ad aiutare il prossimo risiede in un’area precisa
    (Leggi)


Gli effetti degli integratori su memoria e declino cognitivo

  • Gli effetti degli integratori su memoria e declino cognitivo Risultati migliori nei test mnemonici negli over 60
    (Leggi)


L’effetto protettivo dei flavanoli sulla memoria

  • L’effetto protettivo dei flavanoli sulla memoria Perdita di memoria associata a scarsa assunzione del nutriente
    (Leggi)


Nuove strategie per i disturbi della memoria

  • Nuove strategie per i disturbi della memoria Identificato un processo cerebrale fondamentale
    (Leggi)


Gli episodi di delirio aumentano il rischio di demenza

  • Gli episodi di delirio aumentano il rischio di demenza A ogni episodio il rischio aumenta del 20 per cento
    (Leggi)


Un lavoro stimolante protegge dalla demenza

  • Un lavoro stimolante protegge dalla demenza Effetto superiore rispetto al titolo di studio
    (Leggi)


Malattie cardiache e danni cerebrovascolari

  • Malattie cardiache e danni cerebrovascolari Studio analizza il nesso fra le due condizioni
    (Leggi)


Demenza, evitabile quasi un caso su 2

  • Demenza, evitabile quasi un caso su 2 Agire sui fattori di rischio modificabili
    (Leggi)


I demoni della prosopometamorfopsia

  • I demoni della prosopometamorfopsia Raro disturbo che fa vedere i volti degli altri alterati
    (Leggi)