Uno studio apparso su Lancet Gastroenterology & Hepatology mostra l'efficacia di un trattamento a base di infliximab più immunomodulatore per il morbo di Crohn.
«Le strategie di gestione e gli esiti clinici variano sostanzialmente nei pazienti con nuova diagnosi di malattia di Crohn. Abbiamo cercato di valutare l'utilità di un presunto biomarcatore prognostico nell'indirizzare la terapia, esaminando i risultati in pazienti randomizzati a strategie di trattamento top-down, ovvero immunosoppressione combinata precoce con infliximab e immunomodulatore, o step-up accelerato, la terapia standard», afferma Nurulamin Noor del Cambridge University Hospitals NHS Foundation Trust e della University of Cambridge School of Clinical Medicine di Cambridge, primo nome del lavoro.
Alla ricerca hanno partecipato 386 soggetti con malattia di Crohn attiva di nuova diagnosi (indice Harvey-Bradshaw ...
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