Perfino nelle placche aterosclerotiche si nascondono le temibili micro e nano-plastiche. Dopo che diverse ricerche ne hanno trovato traccia in vari organi e tessuti dell’organismo - placenta, fegato, polmoni - un nuovo studio dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli pubblicato su The New England Journal of Medicine ne rivela la presenza nei depositi di grasso delle arterie, fornendo prova della loro pericolosità .
Stando ai dati, le placche aterosclerotiche contaminate sarebbero anche più infiammate della norma, mostrando un rischio di rottura più alto e quindi esponendo il soggetto a un rischio 2 volte più alto di infarti, ictus e mortalità rispetto a placche aterosclerotiche prive di microplastiche.
Le placche aterosclerotiche contengono spesso micro- e nanoplastiche a base di polietilene (PE, rilevato nel 58.4% dei casi) o polivinilcloruro (o PVC, individuato nel 12.5% dei ...
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