Uno studio pubblicato su Gut ha sviluppato e convalidato un punteggio di 5 punti per individuare i pazienti con malattia celiaca a rischio di atrofia villosa persistente. La condizione è associata a un maggior rischio di complicanze e mortalità .
Chi è affetto da celiachia ha un’atrofia dei villi intestinali dovuta al consumo protratto di glutine. Dopo la diagnosi e la privazione del glutine dalla dieta in genere la situazione si normalizza, ma alcuni soggetti soffrono la persistenza della condizione, che causa un aumento significativo del rischio di malattie linfoproliferative e di altre comorbilità come fratture osteoporotiche all’anca.
Da quanto emerge da questa nuova analisi, l'età alla diagnosi, il modello della malattia, la risposta clinica e l'aderenza alla dieta priva di glutine predicono il rischio di atrofia villosa persistente; per i pazienti ad alto rischio è possibile ...
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