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alla 1° pagina..) nome da “flavus” che significa giallo: queste molecole sono le responsabili, infatti della colorazione di alcuni fiori e frutti. Sono le antocianine a dare il colorito blu, per esempio, ai mirtilli. Gli scienziati hanno preso in esame 134mila donne e 47mila uomini in un arco di tempo di 14 anni, analizzando in particolare gli alimenti ricchi di flavonoidi, quindi anche mele, vino rosso e fragole. I risultati hanno evidenziato che tra coloro che avevano iniziato a soffrire di pressione alta, i valori erano dell’8% minori se la dieta integrava i cibi ricchi di antiossidanti e del 10% se avevano consumato una porzione di mirtilli ogni settimana.
E ancora più benefico dei mirtilli sembra essere il riso nero. In un altro studio infatti, portato avanti dalla Louisiana State University. "Solo un cucchiaio del suo involucro - spiega il capo-ricercatore Zhimin Xu - contiene l'equivalente in antociani di un cucchiaio di mirtilli, ma con meno zuccheri, più fibre e vitamina E".
Queste notizie si aggiungono quindi a quelle sulle molteplici proprietà dei frutti blu, che hanno dimostrato come i mirtilli siano in grado di prevenire anche l'insorgenza del cancro all'esofago e di indurre al suicidio (apoptosi) le cellule neoplastiche.
Lo studio in questione è stato svolto nei laboratori dell'Ohio State Comprehensive Cancer Center (Usa) e pubblicato sulla rivista “Cancer Prevention Research”.
Gli esperti, guidati dal dott.Gary Stoner e dalla sua equipe, hanno somministrato ad alcuni topolini un estratto iperconcentrato di mirtilli, rilevando che le cavie sottoposte a questa integrazione alimentare risultavano più protette dalle neoplasie e riuscivano a combatterle meglio.
Gli scienziati americani ritengono che le proprietà chemiopreventive dei
dei mirtilli siano dovuti alle antocianine.
I risultati ottenuti dal gruppo di ricerca del dott.Stoner sono stati i primi a confermare con una sperimentazione su animali le ipotesi già avanzate in precedenti test in vitro.
L'estratto di mirtillo, affermano i medici, si è ora dimostrato efficace quanto l'assunzione dei frutti interi e, nel futuro, si spera di riuscire a mettere a punto una miscela standardizzata di queste sostanze come terapia coadiuvante nella lotta al cancro.
Un obbiettivo della ricerca sarà quello di isolare, nella polvere di mirtillo, soltanto i componenti attivi e cercare di diffonderli capillarmente in zone mirate dell'organismo umano, lì dove la loro azione può arrecare i maggiori benefici.
È certamente una bellissima notizia che un frutto di bosco così buono e sfizioso sia anche così salutare.
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Silvia Maglioni
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