Una platea di 100mila pazienti nel mondo, circa 9mila in Italia. La leucemia mieloide cronica, rara forma di tumore del sangue, è responsabile del 15% del totale dei casi di chi è affetto dalla proliferazione incontrollata di globuli bianchi nel sangue. Grazie allo sviluppo di terapie basate sulla somministrazione di inibitori tirosin-chinasici, nel tempo la prognosi per i pazienti è nettamente migliorata. Se in passato l'aspettativa di vita si aggirava intorno ai 5-7 anni, oggi chi è colpito da questa tipologia di leucemia ha la stessa aspettativa della popolazione generale. Spesso, però, accade che i pazienti sviluppino intolleranza o resistenza ai farmaci di prima e seconda linea. Il solo modo per evitare che la malattia progredisca verso stadi più avanzati è ricorrere a farmaci di terza fascia.
È qui che nasce e si sviluppa l'impegno di Novartis. L'obiettivo che si è posto la casa ...
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