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alla 1° pagina..) B6, la vitamina B9, più nota come acido folico, e la vitamina B12 o cianocobalamina.
Vitamine del gruppo B in gravidanza
Con la dicitura vitamine del gruppo B si fa riferimento a diverse sostanze idrosolubili che svolgono ruoli molto importanti per l’organismo umano, in particolare per quanto riguarda il funzionamento dell’apparato gastrointestinale e del sistema nervoso, ma non solo.
Durante la gravidanza è di solito consigliata l’integrazione di alcune di esse fra cui, come accennato in precedenza, la vitamina B6 (piridossina, piridossale e piridossamina), vitamina B9 e vitamina B12.
La prima ha un ruolo nella sintesi di alcuni neurotrasmettitori e nella formazione della mielina, la membrana che protegge le fibre nervose.
Per quanto riguarda l’acido folico, va precisato che una sua integrazione, nel caso di una gravidanza pianificata, dovrebbe essere iniziata preferibilmente almeno tre mesi prima del concepimento. L’acido folico infatti svolge un ruolo importantissimo nella prevenzione di alcune malformazioni neonatali quali spina bifida, anencefalia ed encefalocele.
Un cenno in più va alla vitamina B12; con questa dizione si fa riferimento a varie sostanze note come cobalamine; quella comunemente più utilizzata negli integratori è la cianocobalamina. Essa è coinvolta in vari processi all’interno dell’organismo umano, fra cui la sintesi dell’emoglobina per la quale agisce in combinazione con l’acido folico. Una sua eventuale carenza può tra le altre cose essere causa di una specifica forma di anemia, la cosiddetta anemia perniciosa (una forma diversa dall’anemia sideropenica, ovvero da carenza di ferro).
Nelle donne in gravidanza la carenza di vitamina B12 non è un’evenienza rara, soprattutto se la gestante segue un regime vegetariano o vegano. Peraltro, va ricordato che i bambini allattati al seno da madri vegetariane o vegane corrono un maggior rischio di sviluppare una carenza di vitamina B12 entro 5-6 mesi di età; ciò si verifica perché in essi le scorte epatiche di questa vitamina sono alquanto limitate, mentre è alto il loro fabbisogno.
Questo è un altro dei motivi per i quali l’integrazione di questa vitamina risulta di grande importanza in gravidanza.
La carenza di questa vitamina è abbastanza comune anche in coloro che assumono forti dosi di alcol, cosa che però non dovrebbe riguardare una donna in gravidanza dal momento che l’alcol è assolutamente sconsigliato alle gestanti.
I minerali e le altre vitamine
Fra i minerali di cui in genere si consiglia un’integrazione c’è il ferro. Come accennato, una sua carenza, abbastanza frequente nelle gestanti, può essere causa di anemia sideropenica, stanchezza e indebolimento di unghie e capelli. Per favorire l’assorbimento del ferro è di norma suggerita l’integrazione di vitamina C.
L’integrazione di calcio e vitamina D, come è noto a molti, è importante per favorire un corretto sviluppo delle ossa. L’integrazione della vitamina D è particolarmente consigliata in quelle gestanti che sono affette da intolleranza al lattosio. Per quanto riguarda il fosforo, anche questo minerale è coinvolto nella crescita di ossa e denti.
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22/12/2023 Andrea Sperelli
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