L'autismo è una complessa sindrome basata su disordini fisiologici e biochimici che hanno un comune punto finale nel danneggiamento cognitivo e relazionale associato all'autismo. Sono bambini malati dal punto di vista medico e possono essere enormemente aiutati medicalmente, da un' adeguata e precoce diagnosi. L'autismo è considerato un disturbo pervasivo dello sviluppo che si manifesta entro il terzo anno di età . Comporta gravi deficit nelle aree della comunicazione, dell'interazione sociale, e problemi di comportamento. La caratteristica più palese è l'isolamento dal mondo con assenza di risposta verbale e non verbale. L'autismo ancora oggi è un mistero per la ricerca scientifica: ipotesi biologiche, genetiche, farmacologiche, cognitive si sviluppano e si confondono ma senza mai arrivare ad una completa definizione. Inevitabilmente, non essendo certe le cause, non è possibile stabilire una cura per l'autismo. Oggi, l'autismo è trattabile, ci sono bambini autistici curati con successo che giocano, parlano, studiano e godono delle loro vite. Questi bambini normalizzati, che non portano più la spaventosa etichetta di "autistico", devono la loro liberazione dall'autismo a modalità di trattamento che solo da poco tempo esistono oltre atlantico e che ancora sono, purtroppo, sconosciute alla maggioranza dei medici italiani, anche se il nuovo approccio curativo si va rapidamente diffondendo. I bambini con autismo in Italia purtroppo non possono godere di questi trattamenti medici, perché qui l'autismo è visto - dalla scienza medica ufficiale - ancora come un disturbo psichiatrico e come tale, quindi curato esclusivamente con terapia farmacologica senza invece andare ad indagare nelle singole problematiche biochimiche di ogni bambino.
Normalmente i sintomi dell'autismo sono rilevabili entro il secondo/terzo anno di età e si manifestano con gravi alterazioni nelle aree della comunicazione verbale e non verbale, dell'interazione sociale e dell'immaginazione. Le persone con autismo presentano spesso problemi comportamentali che nei casi più gravi possono esplicitarsi in atti ripetitivi anomali, auto o etero-aggressivi. Il fatto che la maggior parte dei bambini ha manifestato i primi sintomi dopo le vaccinazioni è visto come una coincidenza. Il fatto che la maggioranza dei bambini soffre di straordinarie patologie metaboliche, intestinali, immunologiche e allergiche è visto, di nuovo, come una coincidenza. Le persone con Disturbo Autistico possono presentare una lunga serie di sintomi comportamentali come iperattività , tempi di attenzione brevi, impulsività , aggressività , autolesionismo, e, specialmente nei bambini piccoli, crisi di collera. Possono essere presenti risposte bizzarre a stimoli sensoriali. Possono essere presenti anomalie dell'alimentazione o del sonno. Possono essere presenti anomalie dell'umore o dell'affettività . Possono mancare reazioni di paura a pericoli reali, in presenza di timore eccessivo nei confronti di oggetti innocui. Possono essere presenti svariati comportamenti autolesionisti .
L'autismo è spesso associato ad altri disturbi del Sistema Nervoso Centrale: sindrome di Rett, sindrome di Down, sindrome di Landau-Klefner, epilessia ecc... L'incidenza varia da 2 a 20 persone su 10.000, a seconda dei criteri diagnostici utilizzati e riguarda i maschi 4 volte di più che le femmine. Recenti sviluppi della ricerca mostrano chiaramente che con interventi biomedici e terapie comportamentali precoci e aggressive i bambini possono fare enormi progressi esprimendo tutto il loro potenziale. E' cambiata proprio la concezione dell'autismo: quella che era prima visto come una condizione senza speranza è ora vista da un folto gruppo di ricercatori come un complesso scompenso, come un malfunzionamento del sistema metabolico. E' da questo scompenso che nascono i loro problemi comportamentali e di apprendimento.
Le terapie o gli interventi, di tipo medico ed educativo/comportamentale, vengono scelti in base ai sintomi specifici di ogni individuo. Importante è capire che l'autismo è trattabile e iniziare in fase precoce, a 2 anni, l'approccio comportamentale (ABA). Alla base ci sono stimoli artificiali, rinforzi, per indurre comportamenti accettabili o ridurre quelli autolesivi e ripetitivi. Trattando ogni sintomo, ogni errore del sistema metabolico con opportuni test è possibile un cambio graduale e un miglioramento delle condizioni di salute e del comportamento. Non sistono farmaci che agiscono sul nucleo essenziale del disturbo. Si ricorre agli antipsicotici per ridurre i comportamenti ossessivi e aggressivi. FONTE: www.emergenzautismo.org
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