Denominazione di diverse condizioni morbose con eziologia e patogenesi indipendenti. DIABETE MELLITO Tra le varie forme di d., il cosiddetto d. mellito è la più importante. È una sindrome dismetabolica che interessa il metabolismo glicidico, proteico, lipidico, nonché il ricambio idrico ed elettrolitico, ed è essenzialmente caratterizzata da una ridotta utilizzazione del glucosio a livello dei tessuti conseguente a una carenza assoluta o relativa dell'insulina, l'ormone secreto dalle cellule beta del pancreas endocrino (isole di Langherans). È ormai opinione diffusa presso la maggior parte degli studiosi che il d. mellito è una malattia di origine genetica, anche se non si conoscono i geni o il gene responsabili, né le modalità della loro trasmissione. È certo però che il fattore genetico non è in grado da solo di condizionare l'insorgenza della malattia necessitando a tale scopo l'intervento di vari fattori esogeni ed endogeni, la cui azione diabetogena si realizza con due fondamentali meccanismi: A) riducendo la produzione di insulina per azione diretta o indiretta sul pancreas endocrino, in genere attraverso il progressivo esaurimento funzionale delle cellule beta del pancreas; agiscono in tal modo l'obesità, i regimi dietetici squilibrati in senso iperglicidico, le terapie protratte con farmaci cortisonici, la pancreatite cronica, l'iperproduzione di ormoni ad attività iperglicemizzante e quindi anti-insulinica come i glicocorticoidi, la corticotropina, l'ormone somatotropo, l'adrenalina e soprattutto il glucagone, che svolgerebbe nel d. un ruolo pari a quello dell'insulina; B) impedendo l'azione fisiologica dell'insulina (insulino-resistenza) prodotta in quantità normali dal pancreas; ciò può essere provocato dalla presenza nel sangue di anticorpi anti-insulina, da alterazioni del metabolismo lipidico e proteico associate a disturbi vascolari degenerativi e a ipertensione dall'aumento dei trigliceridi e delle b-lipoproteine sieriche, da anomalie dei meccanismi di trasporto dell'insulina nel sangue dalla ridotta ricettività all'insulina delle cellule che sono ordinario bersaglio dell'azione di questa (il recettore dell'insulina è stato isolato nel 1971 da ricercatori della Johns Hopkins University di Baltimora), dall'inattività dell'ormone a opera di auto-anticorpi o dell'insulinasi epatica. DIABETE INSIPIDO Sindrome legata a lesioni del sistema diencefalo-ipofisario, caratterizzata da una ridotta produzione di vasopressina od ormone antidiuretico. Si distinguono due forme di d. insipido: 1) primario o idiopatico, non riconosce una causa responsabile della ridotta produzione di ormone antidiuretico; 2) secondario o acquisito, derivante da varie lesioni patologiche. In questo caso l'eziologia è da riferirsi generalmente a tumori encefalici e ipofisari, meningite, tubercolosi, traumi della base cranica. Non rare sono le forme iatrogene, derivanti da ipofisectomia effettuata nell'ambito della terapia endocrino-chirurgica del carcinoma mammario. L'insorgenza della sintomatologia può essere insidiosa o improvvisa e può comparire a qualsiasi età. Mentre nella forma idiopatica i sintomi sono esclusivamente la poliuria e la polidipsia, nelle forme secondarie sono presenti anche i sintomi della patologia associata. A causa del mancato riassorbimento dell'acqua nel tratto distale dei tubuli renali, si ha l'emissione di forti quantità di urina altamente diluita (15-29 l al giorno), con conseguente disidratazione e sete intensa, insaziabile. La terapia consiste nella somministrazione cronica di vasopressina o di estratti neuro-ipofisari. DIABETE RENALE E DIABETE BRONZINO Il d. renale, o d. insipido nefrogeno, è una forma ereditaria con carattere benigno e non evolutivo, dovuta alla resistenza dei tubuli renali all'azione della vasopressina. Ha la stessa sintomatologia del d. insipido, ma non è sensibile alla terapia con vasopressina: sono efficaci alcuni diuretici, come la clorotiazide e la clorpropamide, i quali provocano la deplezione di piccole quantità di sodio con il risultato di aumentare il riassorbimento dell'acqua nel segmento prossimale del tubulo renale. D. bronzino: diabete mellito associato alla cirrosi epatica.
Spesso, il medico che sospetti una forma diabetica può ottenere la conferma ai suoi timori misurando la glicosuria. Ulteriore conferma è rappresentata dalla presenza di una glicemia significativamente elevata in campioni di sangue prelevati dopo il digiuno notturno o due ore dopo il pasto. In genere, non sono necessarie prove di tolleranza al glucosio.
Gli obiettivi del trattamento sono: prolungare la vita del paziente, alleviare i sintomi della malattia e prevenire le complicanze a lungo termine. Il successo della terapia dipende dalla capacità di mantenere il valore della glicemia il più normale possibile attraverso il rigoroso controllo del peso corporeo, costante esercizio fisico e un'attenta terapia dietetica. Quanto agli individui affetti dal diabete insulino-dipendente, il trattamento è rappresentato da iniezioni regolari di insulina, ricavata da animali, o di tipo umano sintetizzata mediante ingegneria genetica. Inoltre il malato deve seguire una dieta in cui il consumo di carboidrati deve essere distribuito lungo tutto l'arco della giornata.
Una dieta con un contenuto basso di carboidrati sembra facilitare la remissione del diabete di tipo 2, riducendo il peso corporeo senza aumentare gli eventi avversi. A dirlo è una ricerca della Texas A&M University di College [...]
Ad annunciare l’insorgenza del diabete di tipo 2 non esiste una sola condizione di prediabete, ma ben 6. Lo dice uno studio apparso su Nature Medicine e firmato da ricercatori dell’Università di Tubinga in collaborazione con il Centro tedesco [...]
Una tecnica mininvasiva per guarire il diabete. È quello che promette una nuova tecnica basata su un intervento in endoscopia che rimodella il duodeno usando il calore.
Lo studio pilota presentato alla United [...]
Un’iniezione settimanale di insulina icodec ha la stessa efficacia del trattamento giornaliero con insulina glargine. Lo dice uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine da un team del Dallas Diabetes Research Center guidato da Julio Rosenstock.
«Nel diabete di tipo 2 non [...]
Ci sono due gruppi di farmaci utilizzati per il diabete di tipo 2 in grado di difendere l’organismo dai rischi di malattia renale cronica e di cardiopatie.
Si tratta degli inibitori dei cotrasportatori [...]
Il cuore è uno dei bersagli preferiti del diabete. Chi è affetto da questa condizione dovrebbe fare ancor più attenzione, oltre che a uno stretto controllo della glicemia, anche a tenere a bada gli altri principali fattori di rischio per malattie cardiovascolari (ipertensione, dislipidemia). [...]
Il nesso sembra improbabile, tuttavia secondo uno studio pubblicato su Nature Communications una molecola sviluppata per il contrasto all’Hiv avrebbe un effetto preventivo nei confronti del diabete di tipo 2.
Oltre a un radicale cambiamento dello stile di vita, con particolare riferimento [...]
Consumare un totale di 4 tazze di tè verde e 2 di caffè ogni giorno ha l’effetto di ridurre il rischio di morte per complicanze da [...]
Il diabete di tipo 2 (DT2) è una malattia complessa ed eterogenea che insorge in età adulta, generalmente dopo la quinta decade di vita. Ma negli ultimi anni sta aumentando il numero di individui con esordio precoce della malattia. A preoccupare è il fatto che i soggetti con diabete a [...]
Per la maggior parte delle persone esistono solo due tipi di diabete, il tipo 1 che colpisce i giovani ed è una malattia autoimmune, [...]
È ormai documentato che uomini e donne hanno una diversa predisposizione, anche genetica, a sviluppare le malattie dell’apparato [...]
La malattia renale diabetica si sviluppa in circa il 40% dei pazienti diabetici ed è la principale causa di malattia renale cronica [...]
Un interessante lavoro pubblicato su Nature recentemente mette in relazione diretta lo sviluppo del diabete con l’abitudine e [...]
Sono circa lo 0,3 per cento di tutta la popolazione italiana (corrispondenti a circa 180.000 connazionali) le persone con diabete tipo [...]
Per prevenire il diabete e tutte le sue complicazioni l'obiettivo è salvare le cellule beta del pancreas. Sono queste la chiave di volta per risolvere alla radice il problema. Le cellule beta pancreatiche, infatti, sono deputate alla produzione di insulina. Nel caso del diabete di tipo 1, un [...]
Una buona notizia per gli oltre 4 milioni di italiani con diabete tipo 2.
«I circa 3,4 milioni rilevati da ISTAT nel 2017, pari al 5,7 per cento della [...]
Combattere la tendenza all'aumento della glicemia con il cioccolato. Sembra una contraddizione in termini, ma è quanto si sono [...]
I diabetici potrebbero dire addio alle fastidiose iniezioni di insulina. Un team di scienziati del prestigioso Massachusetts Institute of [...]
Un nuovo farmaco sperimentale sembra avere molti effetti positivi sui pazienti affetti da diabete. Lo rivela uno studio apparso su Nature e firmato da un team della Monash University coordinato da Mark Febbraio.
Il medicinale avrebbe un'azione multipla, riducendo la glicemia senza effetti collaterali negativi su ossa [...]
Le cellule beta pancreatiche, stressate dall’iperglicemia e dall’insulino-resistenza, vanno in tilt e cominciano a rilasciare forme immature e disfunzionali di insulina, inutili a svolgere il loro compito metabolico.
L’apparato di produzione dell’insulina nel diabete, ma anche nel [...]
Uno studio italiano realizzato dal professor Giorgio Sesti dell’Università La Sapienza di Roma, presidente della Fondazione Diabete Ricerca e [...]
La prevalenza del diabete di tipo 2 negli adolescenti e nei giovani adulti (sotto i 40 anni) sta aumentando notevolmente. Sulla prevalenza di questo [...]
Il prediabete è una condizione che interessa milioni di persone del mondo e in Italia. Bloccare la progressione del prediabete a [...]
Le persone con diabete di tipo 1 hanno un maggior rischio di fratturarsi rispetto al resto della popolazione. La carenza di insulina sembra giocare un ruolo importante nel determinare la fragilità ossea associata al diabete di tipo 1.
Il trapianto di pancreas consente di ripristinare la [...]
Uno dei problemi legati al cancro del pancreas è l’effetto della rimozione dell’organo sul rischio di diabete. Ora un innovativo [...]
Dulaglutide è un’opzione farmacologica per la prevenzione degli eventi cardiovascolari negli adulti ad alto rischio con diabete di tipo [...]
I risultati sono stati resi pubblici al 79° Congresso dell’American Diabetes Association a San Francisco.
Lo studio ha raggiunto l’endpoint [...]
Novità in vista per i tanti pazienti diabetici alle prese con l’insulina. Un team dell’Università di Los Angeles ha pubblicato su Pnas i dettagli di una [...]
I conservanti contenuti nei prodotti da forno industriali possono provocare il diabete. Lo dice una ricerca pubblicata su Science Translational [...]
Due fra i farmaci più prescritti in caso di diabete - sulfoniluree e insulina - aumentano il rischio di eventi cardiovascolari come [...]
Basta un’ecografia della spalla per scoprire se si è a rischio di diabete. La curiosa conclusione è resa nota da uno studio presentato nel [...]
Ogni anno in Italia si verificano 8mila casi di amputazioni degli arti inferiori dovuti a complicanze delle ulcere da Sindrome del Piede [...]