Non ci sono differenze statistiche evidenti nella mortalità dei pazienti ipertesi che assumono una o l’altra delle terapie farmacologiche a disposizione.
I dati sono comparabili sia con l’assunzione di diuretici tiazidici che con quella di calcio antagonisti (CCB) o di inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE inibitori).
È quanto emerge da uno studio pubblicato su Jama Network Open da un team della University of Texas Health Science Center di Houston diretto da Jose-Miguel Yamal, che spiega: «Il rischio relativo a lungo termine dei trattamenti antipertensivi per quanto riguarda mortalità e morbilità non è ben chiaro. Per questo abbiamo cercato di approfondire il tema in pazienti che ricevevano un diuretico di tipo tiazidico, un calcio antagonista o un ACE inibitore con un periodo di trattamento fino a 23 anni».
I ricercatori hanno realizzato un’analisi secondaria ...
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