Con l’avvento di Omicron i vaccinati hanno di fatto perso il loro vantaggio in termini di protezione dal contagio, conservando per fortuna quella rispetto alle forme gravi della malattia.
Ora uno studio pubblicato su Nature dimostra che l’infezione dovuta a Omicron successiva alla vaccinazione ha l’effetto di fornire all’organismo una protezione ancora più alta per le nuove sottovarianti in circolazione. Questa protezione “allargata” non si manifesta invece in chi, da non vaccinato, ha superato semplicemente l’infezione dovuta a Omicron.
I ricercatori diretti da Khadija Khan dell’Africa Health Research Institute di Durban, in Sud Africa, hanno analizzato i dati relativi a soggetti contagiati dal ceppo BA.1 della variante Omicron. Hanno raccolto il plasma a 6 giorni e 23 giorni dopo l’insorgenza dei sintomi, il periodo di massima produzione degli anticorpi. È stato verificato anche il ...
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