Concentrazioni più elevate di Bdnf (Brain Derived Neurotrophic Factor) assicurano maggiori capacità cognitive. Lo dice uno studio pubblicato su Neurology da un team del Rush University Medical Center di Chicago guidato da Aron Buchman.
Secondo l'ipotesi di lavoro, livelli più alti di Bdnf potrebbero garantire al cervello protezione contro le alterazioni del morbo di Alzheimer.
Lo studio ha visto la partecipazione di 535 persone con un'età media di 81 anni, seguite fino al momento della morte, avvenuta in media 6 anni dopo l'inizio del trial. I volontari sono stati tutti sottoposti a test annuali sulle loro capacità cognitive. I risultati sono stati analizzati da un neurologo per stabilire se ci fossero o meno segni di demenza, decadimento lieve oppure nessun problema da segnalare. Dopo il decesso, i partecipanti sono stati sottoposti ad autopsia, con relativa misurazione della ...
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