Può una piattaforma digitale che collega paziente, operatori sanitari e medico migliorare la gestione della terapia di chi soffre di apnee notturne? Sì, come dimostra uno studio di fattibilità condotto da un gruppo italiano di ricercatori italiani attualmente in corso di valutazione presso la rivista Sleep and Breathing. Grazie alla telemedicina, il malato si sente costantemente seguito, anche se è a casa sua, e operatori e medici possono intervenire in maniera sistematica, coordinata e documentata per aggiustare la terapia e migliorare il risultato.
La sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS) è caratterizzata da ripetuti episodi di completa o parziale cessazione del flusso d’aria attraverso le vie aeree superiori, dovuto al loro collasso durante il sonno. Si tratta di un problema sanitario emergente: si stima che ne soffrano 1 miliardo di persone in tutto il mondo. In Italia ...
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