La crisi morde, anche in fatto di salute. Lo dice il Rapporto Osservasalute 2011 reso noto dall’Osservatorio Nazionale sulla salute nelle Regioni Italiane nel corso di un incontro tenuto presso il Policlinico Gemelli di Roma.
La mancanza generalizzata di denaro produce un cambiamento significativo delle abitudini alimentari, facendo crollare il consumo dei cibi di qualità a vantaggio di altri prodotti meno sani, ma anche meno costosi. Inoltre, allo stesso tempo si registra un aumento esponenziale del consumo di farmaci antidepressivi.
Se fino al 2008 il numero di porzioni di frutta e verdura giornaliere per persona si attestava mediamente attorno al 5,7 – quindi addirittura al di sopra della soglia raccomandata dagli esperti di 5 porzioni -, il dato è ora calato a 4,8.
Ma le difficoltà economiche si traducono anche in un aumento del ricorso agli antidepressivi, passati da 8,18 ...
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