Un team di ricerca australiano ha individuato un nuovo fattore di rischio genetico per l'ictus cerebrale ischemico, che rappresenta un quarto del numero totale di ictus. La scoperta, pubblicata su Nature Genetics, potrebbe contribuire a ridurre sensibilmente i casi di infarto cerebrale connessi a stenosi e occlusione dei grossi vasi.
La ricerca è giunta alla scoperta di una spia genetica sul cromosoma 6 che finora era rimasta ignota. Allo studio ha contribuito fra gli altri anche un team guidato della Fondazione Istituto Neurologico Carlo Besta diretto da Eugenio Parati. I ricercatori italiani hanno confermato l'intuizione dei colleghi australiani esaminando un gruppo di soggetti sani che partecipavano allo studio Procardis in corso presso il Dipartimento di Ricerca Cardiovascolare dell'Istituto Mario Negri di Milano.
“Il lavoro - spiega Giorgio Boncoraglio, della Fondazione “Carlo ...
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