“Everolimus e Sunitinib sembrano essere i farmaci più promettenti per trattare le forme di tumori neuroendocrini, non guaribili con la chirurgiaâ€, spiega Antongiulio Faggiano, endocrinologo del Policlinico Federico II e dell’Istituto Nazionale dei Tumori G. Pascale, di Napoli.
“Si tratta – aggiunge l’esperto - di farmaci che agiscono su specifiche proteine che il tumore esprime in maniera abnorme per aumentare la sua capacità di crescita e sviluppo. Sono terapie selettive che sono tollerate dai pazienti molto meglio della tradizionale chemioterapia, a fronte di un efficacia anti-tumorale simile e in molti casi maggiore. I tumori neuroendocrini (NET) – ricorda lo studioso napoletano - sono un gruppo eterogeneo di neoplasie che insorgono principalmente nell’apparato digerente e respiratorio e hanno la caratteristica di secernere ormoni e molecole biologiche. Negli ultimi venti anni, è ...
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