Le donne che devono affrontare un ciclo di chemioterapia per un carcinoma mammario possono trarre beneficio dall’assunzione di beta-bloccanti e ace-inibitori, che hanno l’effetto di ridurre la cardiotossicità della terapia antitumorale.
A evidenziarlo è una sottoanalisi dello studio Safe, pubblicato su Jama Oncology.
I risultati sono stati presentati nel corso del 'Breast symposium' - che si è tenuto a Copenhagen nell'ambito del Congresso Estro 2022 (European society of radiation oncology) - da Icro Meattini, professore associato di Radioterapia oncologica dell'Università di Firenze e consigliere della Fro. «L'efficacia crescente delle terapie contro il cancro» - spiega Meattini - «dà luogo, come auspicato, a un costante
aumento dei pazienti lungosopravviventi, rispetto ai quali diviene sempre più importante valutare, e se possibile prevenire, le conseguenze non solo della malattia, ...
(Continua)
leggi la 2° pagina
Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
l'intervento del medico curante
Questa pagina è stata letta
293484 volte