Ora è possibile prevedere il rischio di mal di montagna che alcune persone corrono. Con questa espressione si fa riferimento alla possibilità di insorgenza dell'edema cerebrale da altitudine (Hace), una condizione molto grave che può colpire gli scalatori e in genere chi si trova spesso a quote superiori ai 2300 metri.
Un gruppo di ricerca italo-francese ha messo a punto due semplici test che puntano a scoprire in anticipo chi è più suscettibile al mal di montagna e quindi avrebbe bisogno di una preparazione adeguata prima di salire in quota.
I ricercatori del progetto Resamont-2, finanziato dall'Unione Europea, hanno coinvolto 34 soggetti esaminandoli con l'ecocardiografia e l'ossimetria, vale a dire la misurazione della quantitĂ di ossigeno nel sangue, possibile anche attraverso strumenti portatili.
La dott.ssa Rosa Maria Bruno, che lavora presso l'Istituto di Fisiologia Clinica ...
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