Dopo l'applicazione di uno stent, la doppia terapia antiaggregante (Dapt) breve è efficace tanto quella a lungo termine, con il vantaggio di ridurre i rischi e i costi di un trattamento prolungato.
A sostenerlo è Giuseppe Gargiulo, cardiologo dell'Ospedale Universitario di Berna e primo autore di uno studio apparso sul British Medical Journal, che spiega: «La doppia terapia antiaggregante è lo standard di cura nei pazienti sottoposti a intervento coronarico percutaneo, ma la sua durata ottimale è oggetto di discussione, specie dopo l'impianto di stent medicato. Il diabete è un noto fattore di rischio per la progressione della malattia cardiovascolare e delle complicanze ischemiche dopo intervento coronarico percutaneo».
I ricercatori svizzeri hanno valutato l'impatto della malattia sulla prognosi dopo l'impianto di stent medicati in pazienti trattati con doppia terapia antiaggregante a ...
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