Negli ultimi 10 anni, si è assistito ad un continuo aumento degli studi relativi alla realizzazione di biomateriali diretti alla costruzione di strutture, definite scaffold, quali ambienti biocompatibili e biodegradabili aventi una micro-architettura adatta a sostituire un tessuto umano, oppure a fare da impalcatura per sostenere la crescita di nuovo tessuto.
Tra le condizioni necessarie per il successo di questi scaffold, l’avere specifiche forme e dimensioni, per adattarsi alla struttura del corpo umano che dovranno sostituire, e di essere compatibili con le cellule dell’ambiente circostante.
Gli scaffold vengono fabbricati attraverso diverse tecniche, tra cui la stereolitografia, che permette di realizzare oggetti tridimensionali partendo da immagini biomediche. Nel campo dell’ingegneria tissutale, spesso viene affrontata la sfida della specificità dell’architettura degli scaffold ...
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