Un team di ricerca della Case Western Reserve University ha messo a punto un nuovo tipo di nanoparticella in grado di individuare le placche dei vasi sanguigni provocate dall'aterosclerosi attraverso una risonanza magnetica per immagini.
Si tratta di un risultato importante dal momento che le placche che colpiscono le arterie possono rompersi dando luogo a infarti o ictus. Allo stato attuale, la diagnosi si basa su un esame invasivo. Si infila infatti un catetere nel vaso sanguigno partendo dal braccio, dal collo o dall'inguine. Grazie al catetere si inietta un colorante che consente a una macchina a raggi X di mostrare le condizioni dell'arteria.
Ora una nanoparticella promette di facilitare le cose per medici e pazienti. La sua base è un virus che aggredisce la pianta del tabacco, ma è innocuo per l'uomo. Il virus è a forma di bastoncello ed è in grado di rendere evidenti le placche ...
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