La Toxoplasmosi viene generalmente associata alla donna in gravidanza e alla dieta priva di alimenti crudi che per nove mesi la futura mamma deve assumere per non incorrere nell’infezione molto pericolosa per il feto. In realtà la Toxoplasmosi entra di diritto tra le “patologie del viaggiatore” che richiedono formazione per chi parte e attenzione nei confronti di chi torna. A dirlo è lo studio condotto dall’IRCCS di Negrar in collaborazione con l’IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia, insieme all’Ateneo della città lombarda, e pubblicato sulla rivista scientifica Microorganisms.
Si tratta della prima indagine epidemiologica, seppur parziale, che dopo molti anni viene effettuata in Italia sulla Toxoplasmosi e che ha rilevato tra i soggetti a rischio i viaggiatori uomini tornati da zone dove è prevalente la forma più grave di infezione. Proprio per la caratteristica dello studio, che ha ...
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