Un diuretico di uso comune, il bumetanide, potrebbe avere un effetto protettivo nei confronti dell’Alzheimer. Lo dice uno studio pubblicato su Nature Aging dai ricercatori del Gladstone Institutes di San Francisco e della Icahn School of Medicine di New York.
I dati presi in considerazione mostrano come l’Alzheimer sia poco diffuso fra chi assume il farmaco a causa della pressione alta o per contrastare la ritenzione idrica. Gli scienziati hanno analizzato i dati di oltre 5 milioni di over 65, parte dei quali erano in cura con il diuretico.
Fra chi assumeva il diuretico la prevalenza dell’Alzheimer era ridotta dal 35 al 75%. Ora serviranno studi specifici per dimostrare il vero potenziale di bumetanide come farmaco anti-Alzheimer.
Uno studio italiano ha dimostrato peraltro la possibilità di stimolare la naturale plasticità del cervello grazie all'utilizzo di bumetanide. La ricerca, ...
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