Se ancora non si è riusciti a eliminare l’Hiv o a prevenirlo con l’ausilio di un vaccino, è altrettanto vero che gli strumenti messi in campo dai ricercatori hanno in molti casi derubricato l’infezione a malattia cronica, togliendo lo spettro della condanna a morte certa per chi ne è portatore.
Ora un nuovo studio pubblicato su Lancet dai ricercatori del Global Health Impact Group di Atlanta analizza il rischio reale di infezione in soggetti con carica virale bassa, andando oltre l’equazione U=U (undetectable = untrasmittable), secondo cui le persone con Hiv che seguono correttamente una terapia antiretrovirale, e che hanno carica virale non rilevabile, non trasmettono il virus ai partner.
L’analisi di 244 studi che hanno coinvolto 7.762 coppie con un partner sieropositivo mostra infatti che non esiste prova di una possibile trasmissione del virus se la carica virale è inferiore a 600 ...
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